Donne e Violenza

(Articolo tratto da “Come” – luglio 2000)

Sono 60 milioni le donne uccise in tutto il pianeta. Nella metà dei casi si tratta di bambine sotto i 15 anni.
In India il rispetto per le donne è ancora un sentimento sconosciuto. Le continue aggressioni ai danni delle donne, e nella maggior parte dei casi delle bambine e delle ragazze, arrivano anche all’omicidio.
Uno studio del Centro di ricerca “Innocenti” di Firenze, ha calcolato che 60 milioni di donne in tutto il mondo sono state uccise dai mariti, padri, fidanzati o indotte al suicidio a causa delle continue violenze subite, con situazioni ben oltre i limiti della civiltà. In India ogni anno sono vittime dei mariti o delle famiglie circa 5 mila donne, per questioni legate alla dote o ad altri aspetti economici del matrimonio.
I soprusi vanno dall’aborto selettivo (se si scopre che il feto è femmina,si impedisce la nascita), all’incesto, allo stupro, all’induzione alla prostituzione fino alle percosse, alla malnutrizione, alla forzata mancanza di cure mediche, al divieto di istruzione.

Non si salva nessuno: la violenza sulle donne, a seconda della zona, interessa dal 20% al 50% della popolazione femminile, in particolare le più giovani. Le bambine sono vittime delle loro famiglie in una percentuale che varia dal 40% al 60% dei casi.
I danni sono spesso irreparabili, fino a giungere addirittura alla morte. Tra i disturbi legati alle aggressioni, ci sono l’ansia, la depressione, l’asma, le disfunzioni sessuali ed alimentari o addirittura l’Aids. Uno studio dell’Organizzazione mondiale della Sanità spiega che il maggior rischio di contagio arriva proprio dai partners e per le donne è molto difficile sottrarsi alla richiesta di rapporti sessuali non protetti.
Un dramma che spesso è tollerato dalle leggi.
Solo in 44 paesi esiste una legislazione contro la violenza in famiglia, in altri casi le norme sono in fase di studio, per il resto poco o niente.

Articolo tratto da “Come” – luglio 2000