Progetto “Jeeva” – Vita

Il problema: l'infanticidio femminile

In India, ogni 43 decessi infantili registrati:

sono maschi / 12
sono femmine / 36

Un ultimo studio dimostra che in media su 43 decessi infantili registrati circa 36 riguardano neonati di sesso femminile e circa 21 di essi avvengono prima del settimo giorno di vita. La causa della morte viene di solito attribuita alla polmonite o ad un improvviso malore del neonato. Non esistono spiegazioni scientifiche che giustificano l’occorrenza di tali patologie unicamente sui neonati di sesso femminile, questo fattore lascia presupporre che nella maggior parte dei casi si tratta di infanticidio.

Negli anni ’90 iniziò un programma di addestramento sanitario diretto al vasto numero di levatrici dalle quali cominciò ad emergere la realtà dell’infanticidio.
Una levatrice tradizionale, viene pagata il doppio della sua tariffa se a nascere è un maschio anziché una femmina e dieci volte tanto se solleva la famiglia dall’onere di aver dato alla luce un bambino del sesso sbagliato.

Come avviene
Negli stati in cui il benessere economico mette a disposizione i mezzi per determinare il sesso del nascituro il problema viene risolto con l’aborto selettivo.
Ma i metodi per raggiungere lo scopo sono vari. Generalmente si adopera una delle molteplici tecniche di soffocamento inserendo nella gola della neonata del tabacco, dei grani di riso e degli impasti ottenuti mescolando insieme acqua e cereali. In alternativa si utilizza un panno bagnato, un cuscino, si annega la neonata in un secchio d’acqua o la si seppellisce in un vaso di terracotta, successivamente sigillato, dove la piccola può resistere fino a due ore prima di soffocare. A volte vengono anche impiegati veleni e pesticidi che provocano il decesso della neonata attraverso convulsioni ad emorragie.

Perché in India avere una figlia è una disgrazia?
Il problema è soprattutto economico, riguarda la dote, anche questa una pratica illegale ( una legge del 1961 ha vietato l’antica usanza della dote). I genitori della ragazza arrivano a spendere somme rilevanti, ad indebitarsi per tutta la vita pur di assicurare una dote alla figlia. Per questa ragione viene sempre più utilizzato l’esame ecografico che rende facile scoprire il sesso del feto. “ Paga 500 rupie ora per risparmiarne 50.000 in futuro” questo è lo slogan ancora oggi in voga per esempio, nello stato del Tamil Nadu dove il 60% delle bambine vengono sistematicamente eliminate. Cinquecento rupie, nove euro, è il costo dell’ecografia oggi in India. Cinquantamila rupie, quasi mille euro, è la cifra minima che una famiglia deve sborsare come dote per la sua bambina nel giorno del suo matrimonio. Purtroppo molta gente ha seguito questo consiglio, proposto dallo slogan!!!! Un primo risultato del governo di Nuova Dheli che da anni combatte “solo a parole” questa strage, è l’arresto e la condanna, per la prima volta, di un medico e del suo assistente. In un Paese dove, ogni anno 25.000 ragazze o donne fra i 18 e 26 anni,vengono uccise per non aver portato una“ dote” adeguata al marito. Ora è diventato un vero business incamerare la dote, si rivela redditizio al punto tale da dover uccidere o istigare al suicidio la moglie e poi sposare un’altra donna e acquisire altri averi. Nel frattempo le donne, tacciono, subiscono, muoiono!

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Possibili soluzioni
-Una soluzione di lungo periodo per risolvere il problema potrebbe essere quella di creare favorevoli condizioni socioeconomiche e ambientali, affinchè figli e figlie abbiano gli stessi diritti e la medesima importanza.
-Non bastano solo i divieti. Nello Stato del Tamil Nadu, il governo locale apre un conto in banca per ogni piccola nata, stanziando l’equivalente di 200 o 300 euro.
Questo sistema è stato adottato dalla nostra associazione da tempo. Perché l’unico modo per cancellare questa drammatica situazione è crescere una nuova generazione di bambine.
Il problema della condizione femminile consiste nel fatto di essere un problema. E fino a quando persisterà la cosiddetta “ questione femminile” il problema non sarà risolto. Disparità e discriminazione continuano a segnare la vita di molte donne anche se non mancano i segnali di speranza, di un riscatto o semplicemente di “ normalità”

La risposta di LNI

Progetto "Jeeva" - Vita

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Con Il progetto “Jeeva” cerchiamo di limitare il disastroso fenomeno dell’infanticidio femminile.
La nostra intenzione è di permettere alle mamme di mantenere in vita le loro neonate, attraverso un supporto economico.

Con il TUO aiuto vorremmo dare una possibilità di vita a questi angioletti appena nati. Il contributo per questo progetto è LIBERO e se vuoi parteciparVi vai alla sezione “Donazione libera“.

Per approfondimenti scarica la nostra tesina sulla tragica condizione femminile in INDIA.